Anna Bottinelli è la nuova presidente dei “Monuments Men”

Posted By Daniela Montalbano on Dic 2, 2019 | 0 comments


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Anna Bottinelli é fiorentina, ha 32 anni, ha già alle spalle una carriera ricca di successi ed è stata appena nominata alla guida dei “Monuments Men” americani, ovvero i cacciatori di opere d’arte trafugate dai nazisti, resi celebri dal film di George Clooney.
La “Monuments Men foundation for the Prevention of Art” è un’istituzione mondiale che opera con l’obiettivo di ricercare e restituire ai Paesi proprietari le opere trafugate durante la guerra. Il suo scopo è anche quello di far conoscere la vita e le imprese dei cosiddetti “Monuments men”, ovvero di tutti quei soldati, partigiani, uomini di Stato e di Chiesa, che tra il 1939 e il 1945 misero a repentaglio la propria vita pur di difendere e proteggere il patrimonio artistico e letterario dai nazisti.

La Bottinelli guiderà l’istituzione con sede a Dallas, negli Usa…La giovane, che da sempre si occupa di arte, ha un lungo curriculum: dopo essersi laureata alla John Cabot University di Roma e poi al Courtauld Institute of Art di Londra, entra nella Fondazione dei Monuments Men nel 2014, diventandone, nel giro di tre anni, direttore della ricerca.
Una vera e propria passione, la sua, che ha invaso anche la sfera privata: il marito è Robert M. Edsel, autore del saggio storico da cui è tratta la sceneggiatura del film di Clooney ed ex presidente della Fondazione. Con lui, la Bottinelli ha preso parte alla restituzione di molte opere d’arte riconsegnate all’Europa.
Ora non vede l’ora di cominciare il lavoro e di contribuire alla restituzione di numerosi cimeli ancora celati. Il suo impegno va ad unirsi a quello di tanti uomini che in passato hanno cercato di proteggere le opere del nostro Paese, come papa Montini e gli storici dell’arte e dirigenti dei Beni culturali Roberto Siviero, Pasquale Rotondi e Carlo Giulio Argan: quest’ultimi facendo letteralmente scudo alle opere, riuscirono a salvare gran parte del patrimonio artistico italiano.

La loro impresa fu titanica, così come quella di altri eroi raccontati nel film diretto da George Clooney. Eroi che ora la Bottinelli e il suo team contribuiranno a far conoscere.