CODICE CRISI D’IMPRESA – Per Confartigianato indispensabile proroga sistema dell’allerta e meno burocrazia per imprese

Posted By Daniela Montalbano on Giu 29, 2021 | 0 comments


Confartigianato è intervenuta in audizione presso la Commissione del Ministero della Giustizia incaricata di proporre modifiche al Codice della crisi d’impresa. Alla Commissione – presieduta dalla Prof.ssa Ilaria Pagni – Confartigianato ha posto la centralità delle esigenze della micro e piccola impresa, legate alla difficile situazione dovuta alla pandemia.

Confartigianato ha evidenziato come lo spirito della direttiva europea, volto a tenere conto delle peculiarità delle micro e piccole imprese e delle risorse limitate di cui esse dispongono, sia stato di fatto disatteso dalla normativa relativa al sistema di allerta previsto dal Codice della crisi, approvato ad inizio 2019.

Infatti, mentre la Direttiva chiede agli Stati membri di adattare gli strumenti di allerta precoce in funzione delle dimensioni dell’impresa, il sistema dell’allerta del Codice della crisi è “a taglia unica” imponendo in capo a tutti gli imprenditori i medesimi obblighi, indipendentemente dalla dimensione aziendale.

Confartigianato, inoltre, ha evidenziato alla Commissione come gli effetti della pandemia (seppur attenuati dalla ripresa in corso) impongano di sospendere l’entrata in vigore del sistema di allerta fino a tutto il 2023, individuando nel frattempo sistemi più semplici e a misura di micro e piccola impresa.

La via indicata da Confartigianato prevede nuovi strumenti di allerta, caratterizzati da:

– la riduzione del numero degli esperti componenti l’Organismo di composizione della crisi d’impresa, che dai tre membri oggi previsti potrebbe essere ridotto ad un solo esperto;

– la volontarietà del ricorso agli strumenti di allerta e di ristrutturazione del debito;

– l’introduzione di incentivi fiscali per favorire l’accesso a tali strumenti.

Confartigianato auspica che sia rapidamente concessa la proroga al fine di tener conto degli effetti della pandemia, per evitare segnalazioni di allerta in capo a migliaia di imprese, e che sia anche l’occasione per recepire lo spirito della Direttiva alleggerendo e semplificando il sistema dell’allerta.

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